Tra le tante prelibatezze della pasticceria partenopea, ce n’è uno, che più degli altri, rappresenta al meglio la città di Napoli: è il Babà, il tipico dolce soffice e bagnato di rum che arricchisce i pranzi domenicali dei napoletani. Pochi, però, ne conoscono la storia e soprattutto l’origine. Un dolce – il Babà – napoletano nell’anima ma non di nascita. La storia millenaria racconta, infatti, di un viaggio lunghissimo, capace di toccare tre Nazioni e rispettive città: la Polonia, la Francia e l’Italia.

Il Babà: storia di un dolce senza tempo

Parigi e Napoli, ricchezza e tradizione, storia e innovazione, messe in comunicazione propria dal Babà. Siamo nel Settecento, l’aristocrazia parigina – quella al tempo di Maria Antonietta e Luigi XVI - rivisita un’antica ricetta di una torta polacca e poi passa il testimone a Napoli, che fa del Babà il proprio rappresentante nel mondo della pasticceria.

Morbido al tatto, soffice al palato e agrodolce nel gusto, il Babà cattura i napoletani e non solo, per il suo insieme di sapori contrastati: il rum, la bagna e la crema formano un’esplosione di gusto che vive ancora oggi.

Il Babà: la rivisitazione di Mr Whippy

Proprio per esaltare la storia ultramillenaria che si porta alle spalle, non poteva mancare, tra prodotti proposti da Mr Whippy, il Babà partenopeo. In una composizione lontana però dalla tradizione. Il mio Babà è cotto con il metodo della vasocottura e presentato all’interno di un piccolo e pratico vaso di vetro che ne conserva il sapore.

La soffice pasta lievitata è inzuppata nel rum e farcita con una crema che varia a seconda del gusto scelto: cioccolato o limoncello per i più golosi, classico per gli amanti della tradizione. Gianduia e Limone ne esaltano il gusto, per quello che è un prodotto capace di rendere speciale e dolce ogni occasione.